Riflessioni aperte, tra suggestioni, certezze in fieri e dubbi urgenti
Frontespizio
Le conclusioni provvisorie sono come i massi che ci consentono di attraversare un piccolo fiume: saltiamo dall'una all'altra, e possiamo farlo di volta in volta solo perché i "massi" precedenti ci hanno portato a quel punto.
«Che cosa rimane del pensiero critico, se rinuncia alla tentazione di aggrapparsi a schemi mentali, a retoriche e ad apparati argomentativi prefabbricati e di sicuro effetto scenico (manicheismo, messianismo, settarismo, complottismo, moralismo e simili...)? Non perde forse la sua capacità di attrarre l'attenzione dell'uditorio distratto facendogli sentire il suono delle unghie che graffiano la superficie delle cose?» può domandarsi qualcuno.
No, al pensiero critico non servono “scene madri” né “effetti speciali”; anzi, quanto più si dimostra capace di farne a meno, tanto più riesce a far comprendere la fondatezza e l'urgenza dei propri interrogativi. (In my humble opinion, of course!)
domenica 31 marzo 2013
Idee che rimbalzano per il mondo: il progetto di riforma costituzionale islandese. Un commento con suggestioni e proposte
giovedì 14 marzo 2013
No, il 100 per cento è fuori discussione per chiunque. Pensieri ad alta voce sulle speranze del (e nei confronti del) M5S
mercoledì 6 marzo 2013
Proviamo un nuovo gioco: "Anche tu economista!" (Attenzione: si tratta di ironia)
Il lancio pubblicitario del gioco dirà più o meno così:
martedì 5 marzo 2013
Un nuovo (possibile) alibi alla moda: "Ignobili, mi hanno decontestualizzato!"
Ora, è vero che in vari casi estrapolare una frase da un discorso o da un ragionamento più ampio può stravolgere il senso di quella frase, e che spesso questa operazione di “estrapolazione” è effettuata in perfetta malafede da persone malevole o affette da una qualche forma di fanatismo.