Frontespizio

Le conclusioni provvisorie sono come i massi che ci consentono di attraversare un piccolo fiume: saltiamo dall'una all'altra, e possiamo farlo di volta in volta solo perché i "massi" precedenti ci hanno portato a quel punto.

«Che cosa rimane del pensiero critico, se rinuncia alla tentazione di aggrapparsi a schemi mentali, a retoriche e ad apparati argomentativi prefabbricati e di sicuro effetto scenico (manicheismo, messianismo, settarismo, complottismo, moralismo e simili...)? Non perde forse la sua capacità di attrarre l'attenzione dell'uditorio distratto facendogli sentire il suono delle unghie che graffiano la superficie delle cose?» può domandarsi qualcuno.
No, al pensiero critico non servono “scene madri” né “effetti speciali”; anzi, quanto più si dimostra capace di farne a meno, tanto più riesce a far comprendere la fondatezza e l'urgenza dei propri interrogativi. (In my humble opinion, of course!)

mercoledì 6 marzo 2013

Proviamo un nuovo gioco: "Anche tu economista!" (Attenzione: si tratta di ironia)

Ormai i tempi sono maturi. Forse grazie alle “meraviglie” dell'informatica e a qualche algoritmo sapientemente elaborato, un giorno sarà possibile lanciare un grande gioco di simulazione su vasta scala: “Anche tu economista!”
 
Il lancio pubblicitario del gioco dirà più o meno così: 


  
«Hai sempre saputo come risolvere i grandi problemi dell'economia nazionale e planetaria ma nessuno ti ha mai dato ascolto, all'infuori di qualche internauta o di qualche amico al bar? 

I poteri forti coi loro complotti ti hanno sempre impedito di rivelare al mondo le tue sensazionali ricette per superare la crisi finanziaria? 

Niente paura: da oggi, con Anche tu economista!, potrai metterti alla prova e sperimentare la bontà delle tue ricette: grazie a un innovativo software affidabile al cento per cento, sarai in grado di verificare in tempo reale gli effetti delle tue politiche economiche. 

Potrai provare l'impareggiabile brivido di far crollare le borse e di ridurre sul lastrico i risparmiatori! 

Potrai indurre moltitudini estasiate a votare plebiscitariamente le tue proposte, giusto per vedere poi schizzare alle stelle la disoccupazione o l'inflazione! 

Proverai le emozioni di un vero economista! Pensa: tu, venuto su dal nulla! Tu, a cui nessuno fino a ieri dava retta! Tu, fino a ieri scansato da tutti, a scuola o in ufficio, come permaloso patologico, affetto da manie di persecuzione, o come svitato mitomane! 

Stupirai gli amici con la tua abilità e scoprirai in te un talento nascosto che ti darà finalmente il coraggio per candidarti alle prossime elezioni. Non ci credi? Ma perché no? Nulla è impossibile a un uomo o a una donna che si mettono alla prova con Anche tu economista!»


… Insomma, boh... dopo averne sentite di tutti i colori, preferisco farmi una risata... in attesa che il gioco delle parti in alto loco si compia e che
“capaci, competenti e volenterosi” in folta schiera ci annuncino finalmente le “magnifiche sorti e progressive [cit.] di questo Paese.

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