Riflessioni aperte, tra suggestioni, certezze in fieri e dubbi urgenti
Frontespizio
Le conclusioni provvisorie sono come i massi che ci consentono di attraversare un piccolo fiume: saltiamo dall'una all'altra, e possiamo farlo di volta in volta solo perché i "massi" precedenti ci hanno portato a quel punto.
«Che cosa rimane del pensiero critico, se rinuncia alla tentazione di aggrapparsi a schemi mentali, a retoriche e ad apparati argomentativi prefabbricati e di sicuro effetto scenico (manicheismo, messianismo, settarismo, complottismo, moralismo e simili...)? Non perde forse la sua capacità di attrarre l'attenzione dell'uditorio distratto facendogli sentire il suono delle unghie che graffiano la superficie delle cose?» può domandarsi qualcuno.
No, al pensiero critico non servono “scene madri” né “effetti speciali”; anzi, quanto più si dimostra capace di farne a meno, tanto più riesce a far comprendere la fondatezza e l'urgenza dei propri interrogativi. (In my humble opinion, of course!)
martedì 28 febbraio 2012
Ci salveremo dai... "salvatori"? Un appello per la Grecia (e per tutti noi)
Il testo integrale lo potete trovare tra l'altro (ma non solo) sul blog Incidenze.
Le accuse e le critiche che in questo appello sono mosse all'operazione di "salvataggio" della Grecia, i cui dettagli conosciamo spesso in maniera approssimativa e insoddisfacente per come ci vengono riferiti dai mezzi d'informazione, sono meritevoli di attenzione e di riflessione.