Riflessioni aperte, tra suggestioni, certezze in fieri e dubbi urgenti
Frontespizio
Le conclusioni provvisorie sono come i massi che ci consentono di attraversare un piccolo fiume: saltiamo dall'una all'altra, e possiamo farlo di volta in volta solo perché i "massi" precedenti ci hanno portato a quel punto.
«Che cosa rimane del pensiero critico, se rinuncia alla tentazione di aggrapparsi a schemi mentali, a retoriche e ad apparati argomentativi prefabbricati e di sicuro effetto scenico (manicheismo, messianismo, settarismo, complottismo, moralismo e simili...)? Non perde forse la sua capacità di attrarre l'attenzione dell'uditorio distratto facendogli sentire il suono delle unghie che graffiano la superficie delle cose?» può domandarsi qualcuno.
No, al pensiero critico non servono “scene madri” né “effetti speciali”; anzi, quanto più si dimostra capace di farne a meno, tanto più riesce a far comprendere la fondatezza e l'urgenza dei propri interrogativi. (In my humble opinion, of course!)
domenica 26 giugno 2011
Straniero comunque. Una lettura amichevole di Piero Ciampi / 2
Straniero comunque. Una lettura amichevole di Piero Ciampi / 1
sabato 18 giugno 2011
Combattiamo le ingiustizie, ma non esageriamo coi "soggetti messianici"
Da questa confusione derivano conseguenze notevoli, nelle teorie, nei discorsi, nelle concezioni personali di ciascuno e soprattutto nel comportamento quotidiano; ma derivano anche fraintendimenti, illusioni e abbagli (ma talvolta anche mistificazioni) che possono purtroppo riflettersi negativamente sull'applicabilità e la "praticabilità" delle teorie stesse - anche delle più valide e condivisibili.
domenica 12 giugno 2011
Il diritto d'autore: aspetti discutibili
mercoledì 8 giugno 2011
Il lavoro, detestato nella sua nuova, "smagliante" flessibilità
Tutti abbiamo un alibi, ovvero nessuno vuol rispondere più di nulla
lunedì 6 giugno 2011
Il senso e i contenuti dell'eguaglianza, oggi (qualche appunto)
L'abusato mito del "passato felice": maneggiare con cura
L'invidia, ovvero l'argomento di chi non ha argomenti
Il ritornello del "tutti uguali"
In realtà, non può mai darsi il caso che due soggetti, oggetti o entità differenti siano nettamente uguali; vi sono tra essi pur sempre delle differenze che li distinguono e contraddistinguono. E perciò affermare che "sono uguali" è sempre e soltanto una verità parziale, non coglie l'"essenza" dei soggetti in questione, ma solo alcuni aspetti.