Riflessioni aperte, tra suggestioni, certezze in fieri e dubbi urgenti
Frontespizio
Le conclusioni provvisorie sono come i massi che ci consentono di attraversare un piccolo fiume: saltiamo dall'una all'altra, e possiamo farlo di volta in volta solo perché i "massi" precedenti ci hanno portato a quel punto.
«Che cosa rimane del pensiero critico, se rinuncia alla tentazione di aggrapparsi a schemi mentali, a retoriche e ad apparati argomentativi prefabbricati e di sicuro effetto scenico (manicheismo, messianismo, settarismo, complottismo, moralismo e simili...)? Non perde forse la sua capacità di attrarre l'attenzione dell'uditorio distratto facendogli sentire il suono delle unghie che graffiano la superficie delle cose?» può domandarsi qualcuno.
No, al pensiero critico non servono “scene madri” né “effetti speciali”; anzi, quanto più si dimostra capace di farne a meno, tanto più riesce a far comprendere la fondatezza e l'urgenza dei propri interrogativi. (In my humble opinion, of course!)
venerdì 4 novembre 2011
Appunto sulla crisi (ovvero: Non vorrei dirlo, ma...)
lunedì 31 ottobre 2011
I dilemmi della politica: qualche riflessione
lunedì 24 ottobre 2011
Promesse e "miracoli" in politica
Quando un leader politico, che è responsabile della politica di un Paese perché si trova ad essere alla guida del governo, dichiara (ad es. perché messo alle strette, al tempo stesso, da una crisi economica incalzante e da richieste incessanti avanzate dal suo elettorato): “Non posso fare miracoli!”, tutto sommato dice il vero.
venerdì 30 settembre 2011
L'incomprensibile nostalgia del signor C. (o P. o R.): ipotesi immaginaria ma verosimile
giovedì 8 settembre 2011
La solitudine è "plurale": riflessione con intermezzi musicali
giovedì 1 settembre 2011
Moro, filo di Arianna nel labirinto dei "gattopardi" italiani: su un saggio di Miguel Gotor
domenica 28 agosto 2011
La trappola del possesso, ovvero un equivoco dei sentimenti
No, nessuno appartiene a nessuno; usare la nozione di "possesso" (implicita nel verbo "avere") per riferirsi ai rapporti personali più stretti (familiari, di coppia) è un clamoroso errore - oppure è un abbaglio strategico, voluto da chi per primo ha cominciato a costruirlo così, il castello dei rapporti affettivi. Distorsione voluta per addomesticare ciò che più difficilmente, nella vita umana, si può ricondurre a linee razionali controllabili, programmabili o comunque prevedibili.
venerdì 5 agosto 2011
La violenza sulle donne: questione da affrontare "senza se e senza ma"
Le ragioni sono tante, ma principalmente questa, che credo da sola basti: lo considero un problema grave, che una società realmente "civile" dovrebbe a parer mio affrontare seriamente, senza rifugiarsi nei soliti alibi.
E la ricerca dell'alibi, di uno degli alibi qualsiasi coi quali si cerca solitamente di minimizzare la gravità della questione, mi dà in questo caso fastidio oltre ogni immaginazione.
Anche perché, mai come in questo caso, mi suona come una inopportuna e vergognosa fuga (collettiva) dalle responsabilità.
Perché parlarne adesso, oggi? Perché è un tema sempre attuale, ed ogni momento è quello buono (finché non troverà una vera soluzione).
martedì 2 agosto 2011
"Militanza" oppure "milizia": a proposito di politica e idee
venerdì 29 luglio 2011
Per le strade /2
lunedì 25 luglio 2011
Per le strade /1
Certo, esiste nello spazio, come zona o punto identificabile mediante coordinate spaziali (distanza dall'Equatore, ecc.), ma non è stato necessariamente sempre come lo vediamo.
Esistevano forse le città nelle quali ora viviamo, poniamo, tremila anni fa?
No, la maggior parte di esse forse non c'era affatto, o era completamente diversa, più incerta e precaria nella fisionomia, e di sicuro - se ci riferiamo a città medie o grandi - era molto più piccola, un villaggio o poco più.
lunedì 18 luglio 2011
Torniamo (sempre) a fare i conti coi privilegi (ovvero: Rileggendo Sieyès)
venerdì 15 luglio 2011
Sui mali del ragionamento “double standard” e sui dilemmi della politica internazionale
sabato 9 luglio 2011
In questi dieci anni...
domenica 3 luglio 2011
Due saggi di Nadia Urbinati sul vero valore della democrazia rappresentativa
domenica 26 giugno 2011
Straniero comunque. Una lettura amichevole di Piero Ciampi / 2
Straniero comunque. Una lettura amichevole di Piero Ciampi / 1
sabato 18 giugno 2011
Combattiamo le ingiustizie, ma non esageriamo coi "soggetti messianici"
Da questa confusione derivano conseguenze notevoli, nelle teorie, nei discorsi, nelle concezioni personali di ciascuno e soprattutto nel comportamento quotidiano; ma derivano anche fraintendimenti, illusioni e abbagli (ma talvolta anche mistificazioni) che possono purtroppo riflettersi negativamente sull'applicabilità e la "praticabilità" delle teorie stesse - anche delle più valide e condivisibili.
domenica 12 giugno 2011
Il diritto d'autore: aspetti discutibili
mercoledì 8 giugno 2011
Il lavoro, detestato nella sua nuova, "smagliante" flessibilità
Tutti abbiamo un alibi, ovvero nessuno vuol rispondere più di nulla
lunedì 6 giugno 2011
Il senso e i contenuti dell'eguaglianza, oggi (qualche appunto)
L'abusato mito del "passato felice": maneggiare con cura
L'invidia, ovvero l'argomento di chi non ha argomenti
Il ritornello del "tutti uguali"
In realtà, non può mai darsi il caso che due soggetti, oggetti o entità differenti siano nettamente uguali; vi sono tra essi pur sempre delle differenze che li distinguono e contraddistinguono. E perciò affermare che "sono uguali" è sempre e soltanto una verità parziale, non coglie l'"essenza" dei soggetti in questione, ma solo alcuni aspetti.