Frontespizio

Le conclusioni provvisorie sono come i massi che ci consentono di attraversare un piccolo fiume: saltiamo dall'una all'altra, e possiamo farlo di volta in volta solo perché i "massi" precedenti ci hanno portato a quel punto.

«Che cosa rimane del pensiero critico, se rinuncia alla tentazione di aggrapparsi a schemi mentali, a retoriche e ad apparati argomentativi prefabbricati e di sicuro effetto scenico (manicheismo, messianismo, settarismo, complottismo, moralismo e simili...)? Non perde forse la sua capacità di attrarre l'attenzione dell'uditorio distratto facendogli sentire il suono delle unghie che graffiano la superficie delle cose?» può domandarsi qualcuno.
No, al pensiero critico non servono “scene madri” né “effetti speciali”; anzi, quanto più si dimostra capace di farne a meno, tanto più riesce a far comprendere la fondatezza e l'urgenza dei propri interrogativi. (In my humble opinion, of course!)

giovedì 28 giugno 2012

Ma la chiarezza fece rumore (raccontino "fantapolitico")


Questa vicenda dello “spread” che, col suo imprevedibile oscillare, fa impallidire gli esperti e vacillare i governi, mi ha suggerito un raccontino di “fantapolitica”, nel quale finalmente esiste una “bocca della verità” che mette istantaneamente a nudo le incapacità di governanti ai quali gli elettori avevano dato troppo credito.

Lo “spread” nella realtà (condizionato com'è da umori incomprensibili e perfino cinici) non è adatto a ricoprire questo ruolo “prestigioso” di deus ex machina che ci liberi dai disastri che disinvolte retoriche riescono per troppo tempo a celare, però per un breve periodo ha – suo malgrado – svolto almeno la funzione di “controfigura” di questo comprimario desiderato e assente, suggerendocene così l'urgente necessità...

venerdì 15 giugno 2012

Tendenze-revival: in certi posti la povertà è di nuovo una "colpa"


Tante le notizie che ci càpitano sotto gli occhi durante la giornata. Molte volte non riusciamo a soffermarci come si dovrebbe su ciascuna di esse: e in effetti dietro molte notizie che passano quasi sotto silenzio, perché considerate “secondarie”, si nascondono problemi o ingiustizie che in realtà riguardano – o potrebbero prima o poi riguardare – tutti/e noi.

Qualche volta però una notizia di queste, pur immersa nel “mucchio” delle tante, riesce a far accendere una lampadina nella mente perché ci illumini su tutte le implicazioni che certi avvenimenti del mondo portano con sé.

A me qualcosa del genere è successo ad esempio ieri, leggendo questa notizia sul blog “E-Il Mensile”.
Licenza Creative Commons
Questa opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported.